La Quinta Sezione del Consiglio di Stato chiude un altro lunghissimo capitolo legato ad uno dei tanti lavori previsti per la riqualificazione del porto di Taranto, che abbiamo a lungo seguito. I giudici hanno infatti giudicato legittimo l’affidamento dei lavori per l’allargamento della banchina di Levante del Porto di Taranto, respingendo il ricorso proposto dalla società Cantieri Costruzioni Cemento di Venezia. Così confermando l’aggiudicazione in favore della società di Salerno RCM Costruzioni, difesa in giudizio dall’avv. Luigi Quinto.
(leggi l’articolo https://www.corriereditaranto.it/2019/01/12/2porto-altro-stop-per-molo-san-cataldo-e-calata-1/)
La società ricorrente, che era stata esclusa per non aver prodotto nei termini la cauzione provvisoria, aveva contestato l’operato della commissione rivendicando il diritto ad aggiudicarsi i lavori, previa riammissione in gara grazie ad una norma sopravvenuta alla pubblicazione del bando. Il Consiglio di Stato ha riconosciuto il giusto operato dell’Autorità Portuale di Taranto, in quanto le gare erano state indette prima dell’entrata in vigore del correttivo al codici dei contratti pubblici.
(leggi l’articolo https://www.corriereditaranto.it/2019/09/11/2porto-firmato-contratto-con-rcm-per-lavori-molo-san-cataldo-e-calata-1-resta-il-contenzioso/)
Il programma originario, che prevedeva il completamento degli interventi entro il 2018, ma è più volte slittato a causa di contenziosi. L’opera, dell’importo di 20 milioni di euro, consiste nell’allargamento e adeguamento strutturale della banchina di levante del molo San Cataldo e della calata 1 del Porto al fine di incrementare le attività connesse sia al traffico passeggeri che a quello commerciale.
(leggi gli articoli https://www.corriereditaranto.it/?s=molo+san+cataldo&submit=Go)
Possono pertanto proseguire i lavori, la cui ultimazione è fissata entro la fine del 2021.
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