Sui canali ufficiali del Brindisi Football Club è apparsa una breve nota: “Si comunica che abbiamo un caso Covid asintomatico in squadra e che di conseguenza la partita Taranto Brindisi, non potrà essere giocata. La società si sta adoperando per affrontare al meglio la situazione”.
Dunque il derby tra Taranto e Brindisi, previsto per domenica prossima alle 14.30 allo Iacovone, è stato ufficialmente rinviato dalla LND su richiesta del club adriatico. E per la squadra rossoblù si tratta della seconda gara consecutiva rinviata dopo quella di domenica scorsa a Casarano.
Già la quinta giornata del girone H di serie D aveva visto l’annullamento e relativo rinvio di ben cinque incontri. Nella successiva sesta giornata, quella di domenica, oltre a Taranto-Brindisi non si disputeranno nemmeno Nardò-Casarano, Portici-Gravina, Fasano-Aversa e Cerignola-Lavello. Tutte ovviamente per la presenza di almeno un caso Covid tra i propri tesserati.
Il tutto qualche giorno dopo che i club avevano votato per il prosieguo del campionato in una specie di referendum indetto dalla Lega Nazionale Dilettanti. E allora ci si domanda: ha senso tutto ciò? La situazione è diventata paradossale e può modificarsi solo si aumenta di qualche unità il numero di tesserati contagiati per i quali poter chiedere di poter rinviare la gara. Perchè è chiaro che ritrovarsi un solo contagiato in squadra è diventato, purtroppo, una regola e non un’eccezione.